Pompe per fanghi di anodizzazione dell’alluminio.

Fanghi e reflui “difficili” da trattare nei processi elettrochimici e galvanici:

Pompe Pompe per fanghi di anodizzazione Hose Carrierper fanghi di anodizzazione. Il processo di anodizzazione dell’alluminio è una tecnica elettrochimica ampiamente adottata per migliorare la resistenza alla corrosione, l’aspetto estetico e la durabilità del metallo. Tale processo prevede la formazione di uno strato di ossido sulla superficie dell’alluminio, che funge da barriera protettiva. Tuttavia, nel corso delle diverse fasi della anodizzazione si generano reflui e fanghi caratterizzati da elevata viscosità, presenza di particelle abrasive e fluidi chimicamente aggressivi. La gestione di questi fanghi, infatti, risulta particolarmente complessa.

Le Fasi del Processo di Anodizzazione

Il procedimento di anodizzazione inizia con la fase di pulizia  grossolana, essenziale per eliminare impurità e residui superficiali. Successivamente, l’alluminio viene immerso in una soluzione acida, che favorisce la formazione di uno strato anodico poroso. Questa fase è cruciale perché il grado di porosità determina la capacità di assorbire eventuali colorazioni e successivamente il processo di sigillatura. Questa è la fase finale che consiste nel trattare il materiale in modo da chiudere i pori, garantendo così una protezione più duratura contro gli agenti atmosferici e la corrosione.

Durante queste fasi, soprattutto nell’immersione in soluzioni acide, si formano fanghi e reflui che contengono residui chimici e particelle abrasive. La complessità di questi fanghi richiede sistemi di pompaggio particolarmente robusti, in grado di resistere sia all’aggressività chimica sia alla presenza di materiali abrasivi.

La Natura dei Fanghi e le Difficoltà del Pompaggio.

I fanghi di anodizzazione sono piuttosto difficili da gestire. La loro alta viscosità, unita a una consistenza densa e a un contenuto di particelle solide, impone notevoli sollecitazioni meccaniche alle apparecchiature di pompaggio. Inoltre, le soluzioni acide o alcaline impiegate nel processo possono attaccare e degradare i materiali delle pompe tradizionali, causando usura precoce e frequenti interruzioni operative. Anche la formazione di sedimentazioni e ristagni rappresenta una sfida significativa. È quindi essenziale disporre di una pompa in grado di aspirare e trasferire efficacemente questi fluidi reflui aggressivi dannosi al processo.

Qualità Costruttive Richieste per le Pompe per Fanghi di Anodizzazione.

Per affrontare le difficoltà sopra descritte, le pompe destinate al pompaggio dei fanghi di anodizzazione devono presentare una serie di caratteristiche costruttive avanzate:

  • Resistenza all’abrasione e agli agenti chimici: I materiali impiegati devono essere in grado di sopportare l’azione erosiva delle particelle abrasive e l’aggressività delle sostanze chimiche.
  • Capacità di gestire fluidi viscosi e carichi: Una buona pompa deve operare con fluidi densi e carichi, garantendo un flusso continuo e costante.
  • Protezione contro la marcia a secco: La pompa deve essere progettata per resistere al possibile afflusso discontinuo o intermittente del refluo senza subire danni.
  • Facilità di pulizia e manutenzione: È fondamentale che la pompa consenta uno svuotamento completo alla fine di ogni ciclo, evitando ristagni e sedimentazioni, e che la manutenzione sia semplice e rapida e senza rischi per in manutentori.

Pompe per fanghi di anodizzazione. La Soluzione: La Pompa  Autoadescante “Hose Carrier”

Tra le varie soluzioni disponibili, la pompa peristaltica autoadescante di superficie “Hose Carrier” si propone come scelta tecnica preferenziale per il pompaggio dei fanghi di anodizzazione. Questo tipo di pompa è progettata specificamente per operare in condizioni estreme e offre una serie di vantaggi unici:

  1. Facilità di utilizzo: La pompa Hose Carrier garantisce un adescamento rapido e a secco, eliminando la necessità di invasamento del corpo pompa. Ciò permette di avviare il processo in tempi brevissimi, con un notevole risparmio di tempo e risorse.
  2. Insensibilità alla marcia a secco o a intermittenza: Grazie al principio costruttivo, la pompa è in grado di operare in sicurezza anche in assenza temporanea di liquido, evitando danni inevitabili per altri tipi di pompe.
  3. Elevata capacità operativa con fluidi viscosi: La tecnologia impiegata consente di gestire efficacemente fluidi densi e carichi, quindi ideale al pompaggio dei fanghi di anodizzazione.
  4. Resistenza alla abrasione e alla corrosione: I materiali di costruzione della Hose Carrier garantiscono una compatibilità elevata con sostanze acide e alcaline, proteggendo la pompa dall’usura e dai danni chimici.
  5. Maggiore efficacia nell’aspirazione: La capacità di aspirazione è notevolmente superiore e costante anche a bassa velocità di rotazione rispetto ad altre pompe, ciò consente un trasferimento fluido dei reflui aggressivi senza rischi significativi.
  6. Facilità di pulizia: Al termine di ogni ciclo, la pompa si svuota completamente, eliminando il rischio di sedimentazioni e ristagni che potrebbero bloccare il funzionamento.
  7. Manutenzione semplificata: Con un unico elemento di usura, la membrana tubolare, la manutenzione è rapida e può essere effettuata in sede senza la necessità di rimuovere l’intera pompa o le tubazioni.
  8. Maggiore durata operativa: L’assenza di contatto tra i componenti meccanici e il liquido pompato, che resta confinato all’interno della membrana, contribuisce a una maggiore longevità della pompa ed aumenta la sicurezza degli operatori.

Un Caso di Successo: L’Esperienza di un Cliente nel Settore dell’Anodizzazione

Un nostro cliente, attivo nel settore del trattamento dell’alluminio, utilizza con soddisfazione la pompa HCP 40 da diversi anni per la gestione dei fanghi prodotti durante il processo di anodizzazione. Grazie alle eccellenti prestazioni e alla robustezza pompa Hose Carrier, l’azienda ha riscontrato una significativa riduzione dei tempi di pulizia e manutenzione dell’impianto. Il cliente, convinto dell’efficacia della soluzione, ha deciso di acquistare una seconda pompa HCP 40 per aumentare l’efficienza generale  . Questa scelta strategica mira a ottimizzare ulteriormente i processi di gestione dei reflui, garantendo una maggiore continuità operativa e una riduzione dei costi di fermo macchina.

L’integrazione della seconda unità consente di distribuire il carico operativo, facilitando interventi di manutenzione programmata e riducendo i rischi associati a possibili malfunzionamenti. In questo modo, l’azienda non solo migliora l’efficienza del ciclo produttivo, ma aumenta anche la sicurezza sul lavoro e la sostenibilità dell’impianto. Soluzioni innovative come le pompe peristaltiche autoadescanti  “Hose Carrier” offrono vantaggi competitivi in termini di affidabilità, facilità d’uso. L’esperienza positiva di questo operatore del settore, che ha scelto di integrare la tecnologia Hose Carrier nei propri impianti, testimonia come un investimento mirato in dispositivi di qualità possa tradursi in significativi miglioramenti operativi, riducendo tempi di manutenzione e garantendo una produzione continua ed efficiente.

Ulteriori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 40

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Pompe di trasferimento liquidi alcalini

Processo di finitura dell’Alluminio ed una soluzione per il trattamento dei reflui di soda caustica nell’anodizzazione. 

Pompe di trasferimento liquidi alcalini Hose Carrier

Pompe di trasferimento liquidi alcalini. L’anodizzazione dell’alluminio è un processo essenziale per conferire al metallo una resistenza superiore alla corrosione e una maggiore durezza superficiale. Tra le varie fasi di questo procedimento, l’uso di soda caustica (idrossido di sodio, NaOH) gioca un ruolo cruciale. La soda caustica viene impiegata per rimuovere lo strato di ossido naturale presente sulla superficie dell’alluminio, preparando il metallo per l’anodizzazione vera e propria. Tuttavia, uno degli effetti collaterali di questo trattamento è la formazione di particolato solido cristallino abrasivo. Questi detriti si formano durante l’interazione tra la soda caustica e l’alluminio, rendendo più complicato il trasferimento dei reflui.

Le sfide nel trasferimento dei reflui di soda caustica

Uno dei principali problemi che si riscontrano negli impianti di anodizzazione è la gestione dei reflui contaminati da soda caustica e particelle solide. Questo fluido alcalino non solo è altamente corrosivo, ma contiene anche particelle abrasive che possono mettere a dura prova le pompe utilizzate per aspirare e trasferire i reflui. Le pompe centrifughe standard o quelle pneumatiche a membrana si dimostrano spesso inadeguate per questo tipo di applicazione. Le pompe centrifughe, per esempio, tendono a soffrire di occlusioni causate dal particolato, mentre le pompe a membrana, pur essendo più resistenti all’usura, possono bloccarsi facilmente a causa della natura viscosa del refluo, e del particolato solido che interferisce con il sistema valvolare.

Pompe di trasferimento liquidi alcalini e le soluzioni offerte dalla pompa peristaltica Hose Carrier

Una soluzione efficace per affrontare queste sfide è rappresentata dalla pompa peristaltica autoadescante di superficie  Hose Carrier. Questo tipo di pompa è particolarmente adatto per il trasferimento di liquidi alcalini contaminati da particolato solido, grazie a una serie di caratteristiche uniche che la rendono superiore alle tradizionali pompe centrifughe o a membrana:

  1. Facilità di utilizzo e adescamento rapido: La pompa Hose Carrier è progettata per adescare rapidamente e a secco, senza la necessità di invasamento. Questo la rende estremamente versatile e facile da usare in ambienti industriali pericolosi o critici. La capacità di autoadescamento consente di iniziare l’aspirazione senza dover riempire preventivamente il sistema.
  2. Insensibilità alla marcia a secco: Una delle caratteristiche più apprezzate della pompa peristaltica è la sua capacità di funzionare a secco o in modo intermittente senza subire danni. Questo è un vantaggio significativo rispetto alle pompe centrifughe, che rischiano di danneggiarsi gravemente se lasciano girare senza liquido.
  3. Resistenza all’abrasione e all’aggressione chimica: I componenti interni della Hose Carrier sono progettati per resistere sia all’abrasione causata dalle particelle solide presenti nel refluo, sia alla corrosione chimica dovuta alla natura alcalina della soda caustica. Questo la rende una scelta durevole e affidabile in condizioni operative difficili.
  4. Capacità di trasportare fluidi viscosi con solidi: La Hose Carrier eccelle nel trasporto di liquidi viscosi, anche quando questi contengono solidi sia compatti che frangibili. La pompa  infatti, è progettata per evitare ostruzioni e garantire un flusso costante, indipendentemente dalla densità del fluido.
  5. Maggiore efficacia nell’aspirazione dei reflui aggressivi: Grazie alla sua eccellente capacità di aspirazione, la Hose Carrier è in grado di trasferire grandi volumi di reflui contaminati da soda caustica, facilitando il trattamento successivo. Le pompe tradizionali, al contrario, non possono o perdono efficienza in presenza di particolato e viscosità elevate.
  6. Facilità di pulizia e manutenzione: Alla fine del ciclo di lavoro, la pompa Hose Carrier può svuotarsi completamente, evitando la formazione di ristagni o sedimentazioni che potrebbero bloccare il sistema. Questo aspetto è particolarmente utile nelle operazioni industriali, dove la pulizia rapida e l’assenza di residui garantiscono una maggiore continuità operativa. E’ Molto sicura, svuotandosi completamente e non trattenendo ristagni, la pompa Hose Carrier non espone l’operatore a potenziali rischi e infortuni.
  7. Maggiore resa operativa: La Hose Carrier è in grado di gestire fluidi con una minore percentuale di liquido rispetto al solido, consentendo un’efficace gestione dei reflui anche in presenza di concentrazioni elevate di particolato.

Pompe di trasferimento liquidi alcalini considerazioni importanti:

Nel contesto dell’anodizzazione dell’alluminio, dove i reflui di soda caustica rappresentano una sfida significativa a causa della loro viscosità e del particolato solido, la pompa peristaltica autoadescante Hose Carrier si dimostra una soluzione ideale. La sua resistenza all’abrasione e alla azione chimica aggressiva, unita alla capacità di operare a secco e al trasporto di fluidi viscosi con particelle solide, la rende molto più efficiente e durevole rispetto alle pompe centrifughe e pneumatiche a membrana. Grazie a queste caratteristiche, la Hose Carrier garantisce un’operatività continua, una maggiore facilità di manutenzione con una resa superiore, anche in condizioni industriali difficili.

Una azienda specializzata nel trattamento di anodizzazione dell’alluminio si è dotata di una pompa Hose Carrier HCP 25 proprio per il recupero del sedimentato refluo a base di soda caustica che rappresentava una “seccatura” settimanale, quindi abbastanza frequente da essere diventato un problema. Le pompe disponibili in azienda non erano efficaci o addirittura si danneggiavano aggravando ulteriormente la situazione sul piano manutentivo. Inoltre, l’operazione di pulizia e gestione del refluo, creava occasioni di potenziale pericolo per gli operatori coinvolti in tale operazione. La pompa Hcp 25 ha completamente risolto il problema con efficacia e semplicità.

Maggiori informazioni sulla pompa : Hose Carrier HCP25

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Acido cloridrico

Scopo dell’applicazione: acido cloridrico e anodizzazione dell’Alluminio.

pompa peristaltica per acido cloridrico HC 10, www.peristalticpumps.it pompe peristaltiche pompa peristalticaIn questa azienda ci si occupa di trattamenti superficiali e si ha che fare con una produzione annua di circa 7000 tonnellate di Alluminio. Da sempre, l’aspetto qualitativo delle finiture realizzate ha contraddistinto questa azienda sul mercato, rendendola tra le più importanti società in Italia di questo comparto.  Evidentemente per raggiungere questo importante traguardo, è necessario porre particolare attenzione a tutti i processi produttivi, e soprattutto quelli preliminari di analisi e controllo, prima di ogni fase di lavorazione. L’acido cloridrico viene utilizzato ampiamente per effettuare i ripetuti controlli chimici necessari all’ottenimento di un processo di finitura di alta qualità che l’azienda deve garantire.

Il campionamento avviene prelevando direttamente dai bagni il liquido da verificare, per sottoporlo a vari controlli chimici. Per il dosaggio dell’acido cloridrico viene utilizzata una pompa peristaltica HC 10 a pressione bassa e con una velocità di rotazione fissa e particolarmente lenta, al fine di ottenere una durata della membrana tubolare molto prolungata nel tempo.

La sua praticità d’uso, grande affidabilità nell’adescamento, e l’assoluta compatibilità con l’acido cloridrico, consenta a questa piccola pompa di dare il suo importante contributo al fine di poter raggiungere l’elevato standard di qualità desiderato dall’azienda nei suoi processi produttivi.

La HC 10 è una pompa peristaltica di piccole proporzioni ma molto robusta e precisa, semplice da utilizzare, non subisce danni in caso di funzionamento a secco ed è in grado di sviluppare un vuoto di 8 metri. Garantisce un adescamento istantaneo e continuativo.

La membrana tubolare è compatibile con uno spettro molto ampio di prodotti aggressivi, la sua sostituzione è rapida e semplice e non richiede competenze particolari. Considerate le evidenti doti dimostrate dalla prima pompa acquistata, il cliente ne ha introdotta un’altra da affiancare alla prima.

Per ulteriori informazioni sulla pompa : Hose Carrier HC 10

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