Pompe per olio dielettrico contaminato

Soluzioni Avanzate per il settore della Elettroerosione.Pompe per olio dielettrico contaminato Hose Carrier HCP 35

Pompe per olio dielettrico contaminato. Nel settore dell’elettroerosione, la gestione corretta dei reflui rappresenta una sfida critica. I processi di elettroerosione richiedono l’impiego di oli dielettrici che, durante l’operazione, raccolgono particelle metalliche e altri residui di lavorazione. La necessità di utilizzare pompe idonee per la raccolta e lo smaltimento dell’olio dielettrico contaminato diventa una necessità primaria per operare in modo sicuro in termini ambientali.

Il Processo di Elettroerosione

L’elettroerosione è un processo di lavorazione non convenzionale che sfrutta scariche elettriche controllate per rimuovere il materiale da una superficie. Durante il processo, un elettrodo e il pezzo da lavorare sono immersi in un olio dielettrico. Le scariche elettriche generano un plasma che erode il materiale, creando la forma desiderata con estrema precisione. Tale tecnica è particolarmente apprezzata per la sua capacità di lavorare materiali duri e complessi, consentendo lavorazioni che sarebbero difficili o impossibili con metodi tradizionali.

Pompe per olio dielettrico contaminato: natura dei Reflui e Difficoltà nel Pompaggio.

Durante la lavorazione, l’olio dielettrico subisce un progressivo deterioramento: si mescola con particelle metalliche, residui di elettrodo e altri detriti derivanti dall’erosione del metallo. Questi reflui, a causa della loro viscosità e della presenza di particolato solido, presentano alcune difficoltà nel pompaggio:

  • Viscosità : L’olio contaminato tende a diventare più denso, rendendo complicata la sua aspirazione da parte di pompe “generiche”
  • Particolato metallico: Le particelle in sospensione, derivanti dall’erosione, possono causare usura prematura e blocchi nelle pompe tradizionali.
  • Sedimentazione e ristagni: In molte pompe, la sedimentazione dei detriti può portare a ristagni che, a lungo andare, impediscono il corretto funzionamento e rendono necessaria una manutenzione frequente.

La gestione di questi reflui è cruciale per evitare danni agli impianti e per rispettare le normative ambientali relative allo smaltimento dei rifiuti industriali. È qui che l’utilizzo di pompe appositamente progettate per l’olio dielettrico contaminato risulta determinante.

Pompe per Olio Dielettrico Contaminato e caratteristiche necessarie:

Le pompe adatte al pompaggio di olio dielettrico contaminato devono possedere caratteristiche tecniche e costruttive specifiche per affrontare le problematiche descritte. Tra queste, si richiede:

  • Capacità di adescamento rapido e a secco: Le pompe devono essere in grado di iniziare il funzionamento senza necessità di un processo di invasamento lungo e complesso.
  • Insensibilità alla marcia a secco o a intermittenza: La pompa deve garantire prestazioni costanti anche in assenza di un flusso continuo, evitando danni dovuti alla marcia a secco.
  • Adattabilità a fluidi viscosi: Il sistema deve poter gestire fluidi ad alta viscosità e contenenti particelle metalliche in sospensione, senza subire intasamenti ed avarie.
  • Resistenza all’abrasione: Vista la forte presenza di particolato solido, le componenti della pompa devono essere progettate per resistere all’erosione e all’usura intensa.
  • Facilità di pulizia e manutenzione: Una pompa che si svuota completamente alla fine di ogni ciclo evita ristagni e sedimentazioni, riducendo il rischio di blocchi e semplificando la pulizia e la manutenzione.

La Soluzione: Pompa Autoadescante “Hose Carrier”

Tra le varie soluzioni tecnologiche disponibili, la pompa peristaltica autoadescante di superficie Hose Carrier, si distingue come scelta preferenziale per il pompaggio di olio dielettrico contaminato. La Hose Carrier è particolarmente adatta a rispondere alle esigenze del settore dell’elettroerosione grazie alle seguenti caratteristiche:

  1. Facilità di utilizzo: La capacità di adescamento rapido e a secco consente di avviare il pompaggio senza necessità di invasamento, rendendo l’operazione semplice e immediata.
  2. Insensibilità alla marcia a secco o a intermittenza: La pompa è progettata per operare in condizioni di intermittenza, garantendo un funzionamento stabile e sicuro anche in assenza di flusso continuo senza bruciarsi.
  3. Gestione di fluidi viscosi e particolato: la pompa Hose Carrier è in grado di trattare fluidi densi e contaminati da particelle metalliche, senza intasarsi o subire danni.
  4. Resistenza all’abrasione: Materiali adeguati e il design della pompa ne assicurano la resistenza anche in presenza di abrasivi rilevanti.
  5. Elevata efficacia di aspirazione: La grande capacità di aspirazione e la bassa velocità di rotazione permettono un trasferimento ottimale dei reflui impossibili per altre pompe.
  6. Facilità di pulizia: Al termine del ciclo di lavoro, la pompa si svuota completamente, evitando ristagni e sedimentazioni che possono compromettere il funzionamento al successivo utilizzo.

Un esempio di Successo: Un Cliente nel Settore degli Stampi

Un nostro cliente operante nella produzione di stampi per metallo e plastica, utilizza con grande soddisfazione da diversi anni la pompa Hose Carrier HCP 35 per la pulizia periodica delle macchine dagli oli reflui contaminati. Il cliente ha conferma la grande efficienza ed il miglioramento dell’efficienza del processo produttivo.

La gestione dei reflui derivanti dal processo di elettroerosione, specialmente nell’ambito di tecniche complesse come l’elettroerosione a filo, tuffo e microforatura, richiede l’utilizzo di pompe per olio dielettrico contaminato che siano in grado di affrontare sfide significative in termini di viscosità, abrasione. La pompa peristaltica autoadescante “Hose Carrier” si distingue in questo contesto per le sue eccezionali caratteristiche costruttive, la facilità d’uso e la capacità di garantire una lunga durata operativa con costi di manutenzione ridotti. In un settore dove l’efficienza e l’affidabilità degli impianti sono elementi chiave per il successo, pompe innovative come la Hose Carrier rappresentano un investimento strategico per le aziende che operano nel campo della elettroerosione a filo, a tuffo e nella microforatura. Con una tecnologia pensata per resistere alle condizioni più estreme e per semplificare la gestione dei reflui contaminati, le pompe per olio dielettrico contaminato Hose Carrier offrono un supporto indispensabile per mantenere elevati standard di produttività e sicurezza ambientale.

Ulteriori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 35

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Pompe per aspirazione e trasferimento del distaccante e dei lubrificanti per stampi da pressofusione.

Scopo applicazione: Recupero e ricircolo del distaccante per pressofusione.

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Una azienda appartenete ad un importante gruppo operante nella produzione di getti in pressofusione di alluminio, necessitava di un sistema razionale per la gestione ed il recupero del distaccante da pressofusione, e dei lubrificanti impiegati nelle fasi di stampaggio dei componenti fusi. Ogni macchina possiede una vasca di raccolta per il distaccante, che sebbene abbia una dimensione di pochi centimetri di altezza, può tuttavia contenere diverse centinaia di litri di sostanze contaminate da recuperare e trattare. Ogni vasca era dotata di una pompa sommergibile di tipo convenzionale. Naturalmente, dato che l’altezza della vasca di raccolta è di pochi centimetri, venivano utilizzate pompe sommergibili per acque pulite per ottenere un livello di aspirazione più basso possibile, ovviamente, l’idraulica di tali pompe, non è adatta al trasferimento di fluidi contaminati e con sostanze solide in sospensione. Inoltre, la pompa funzionava gran parte del tempo con il motore in aria, senza raffreddamento. Questo tipo di impiego ha provocato l’inevitabile distruzione di un grande numero di pompe sommergibili. I crescenti costi e le continue incertezze funzionali hanno reso necessario il totale ripensamento del processo di recupero e trattamento del distaccante per pressofusione.

Tra le varie soluzioni disponibili, fu scelto di realizzare un impianto nuovo che prevedeva l’utilizzo di una pompa peristaltica Hose Carrier HCP 5.0 che aspira in modo centralizzato, da un apposito collettore dotato di tubazioni predisposte in ogni singola vasca di raccolta del distaccante, la grande capacità di aspirazione della pompa HCP 50 avrebbe prodotto il vuoto all’interno del collettore ogni volta che si fosse reso necessario svuotare una vasca, sarebbe bastato aprire l’apposita valvola predisposta. L’impianto è stato realizzato in occasione della fermata estiva ed è regolarmente entrato in funzione alla riapertura dell’attività produttiva. La soluzione adottata ha prodotto immediatamente notevoli effetti positivi. Non solo la  HCP 50 era in grado di produrre un grande effetto aspirante, si rese anche  possibile aspirare le sospensioni solide che per loro natura non si riusciva a trattare con le pompe sommergibili. Naturalmente la pompa e non risente di un eventuale funzionamento a secco o discontinuo. Segnaliamo anche, che tra il punto di aspirazione più lontano, ed il punto dove è collocata la pompa, c’è una distanza di oltre 150 metri e sei metri di quota. Il costo di gestione della pompa è di una membrana tubolare all’anno, davvero trascurabile.

In occasione di un definitivo ripensamento dell’impianto, verificata sul campo la validità della soluzione prescelta per l’aspirazione del distaccante, sono state introdotte alcune pratiche automazioni al sistema dei collettori in aspirazione. La pompa peristaltica HCP 5.0 è stata sostituita con la più grande HCP 6.5 a velocità variabile dotata di inverter integrato con l’automazione prevista per l’impianto definitivo.

La “vecchia” pompa peristaltica HCP 50 (di soli due anni) asservirà all’impianto di trattamento del distaccante per pressofusione  in fase di implementazione, ed al recupero ed il trasferimento delle sostanze fangose prodotte durante il processo produttivo.

Per maggiori informazioni sulla pompa Hose Carrier HCP 6.5

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